giovedì 7 aprile 2011

Rispondo subito

Caro amico,
Non mi dispiace quello che dici, perché io, volendo conversare con te, non mi aspettavo altro, e mi piace confrontarmi con te (oltre che, si intende, con chi vuole mettersi a contatto) perché sei uomo dell'istituzione, che infatti trova la pace quando legge chi e che cosa lo rassicura. Forse ti avviene quello che avviene in me quando leggo la Parola di Dio (si capisce sempre "mediata") e, se mi lascio guidare dallo Spirito, ritrovo tutto quello che è accessibile entro i limiti dell'umano. Il discorso sulla Chiesa per me è scontato: questa è realtà umana assistita dallo Spirito nell'essenziale: come ha indicato il Vaticano II, bisogna distinguere tra ciò che è essenziale e ciò che è alquanto relativo. Resta, cioè, aperto il campo alla coscienza che si lascia illuminare dallo stesso Spirito.
Mi spiace che le 'nostre' parole di donne ti rechino turbamento. o forse... mi piace...
Continueremo,
Ausilia

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