giovedì 7 aprile 2011

La risposta di Armando

Carissima Ausilia,
Leggo, e enche rileggo, i testi che voi donne effondete. Li trovo concentrati attorno al vostro io: mi pare che diciate e non diciate, vogliate e non vogliate. Forse tu dirai che voi donne sapete meglio penetrare nella vostra psicologia o meglio nel vostro io profondo. Meglio di noi uomini.Non nego che il vostro parlare effonda un non so che di affasciante che mi attrae, ma mi lascia un so che di incompiuto. Chissà cosa c’è ne cuore umano!Io, invece, quando mi esamino, desidero subito scoprire e giudicarmi e trovare. Già, si dice che la filosofia moderna è una ricerca, ma a me capita di trovare... e una volta trovato non mi giro più intorno.Stamane, prima di soffermarmi su qualcuno dei vostri quasi soliloquoi, venivo dalla lettura dell’ultimo libro de papa: mi pareva di trovare delle risposte, ma poi voi mi avete di nuovo messo nel turbine.Esco da questo turbine dicendoti che quando io mi esamino mi trovo subito nel bisogno di chiedere perdono. Perdono a tutti quelli che ho conosciuto e soprattutto a Dio. Già, Lui è lì a togliermi la paura per il male compiuto o il bene non fatto. Stamattina chiedo perdono a colui che sa cosa sta nell’uomo.Forse i miei pensieri sono troppo semplici e poco svisceranti per voi, ma essi mi danno pace emi tolgono da una matrice di angoscia che pure mi si ricrea leggendo il vostro girare intorno.Cordialità
Armando

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